giovedì 4 febbraio 2010

ANCI: un impegno nel settore antinfortunistico

ANCI ha organizzato all'interno della manifestazione fieristica MADE expo, ospitata dagli spazi di Fiera Milano Rho, un dibattito sul tema dell'antinfortunistica, incentrato sulle scarpe utilizzate: il meeting è servito a dare visibilità al tema del livello di sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai cantieri edili.

Il Coordinatore del Comitato Calzature Sicurezza di ANCI, Giuseppe Piazzolla ha commissionato a SITA Ricerca un'indagine dal titolo Le calzature di sicurezza in Italia su questo tema specifico.
Ne sono emersi dati estremamente interessanti, per i nostri principali interlocutori: i costruttori edili, rappresentati da Federcostruzioni, e gli utilizzatori finali, rappresentati dai Sindacati.

Il decreto DGLS 81/2008 che regolamenta la materia impone l'impiego dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) ed in particolar modo di calzature antinfortunistiche per i lavori maggiormente rischiosi, ma l'elenco si dimostra solamente indicativo e non esauriente o coercitivo.

"Il primo dato significativo e preoccupante rilevato dallo studio è che un lavoratore su tre non indossa calzature di sicurezza in una situazione che lo espone invece a rischio di infortuni".
"Se a questo aggiungiamo un ritmo di rinnovo con fasi molto lunghe che non tiene sufficientemente conto dell'usura a cui sono sottoposte le calzature, siamo di fronte a un dato molto preoccupante, ovviamente per la salute dei lavoratori ma anche perché si traduce in un costo sociale molto elevato".
Quindi non solo il problema dell’utilizzo ma anche del rinnovo di scarpe antinfortunistica è una questione seria e probabilmente sottovalutata per cui è necessaria una maggiore attenzione sia da parte delle aziende che degli utilizzatori finali.

Stimando il costo medio delle calzature di sicurezza di 30 Euro al paio, si ha una stima degli investimenti sostenuti dai datori di lavoro pari a 174 milioni l'anno, che coincidono a una percentuale del 56% dei costi sociali causati dagli incidenti. A fronte di questi dati è chiaramente nell'interesse collettivo oltre che in quello individuale incentivare l'aumento dell'utilizzo delle scarpe di sicurezza.

Accanto a questi temi non possiamo non sottolineare anche l'importanza della qualità del prodotto, evidentemente determinante in tema di sicurezza.
ANCI ha deciso di darsi da fare in prima persona, impegnandosi a combattere le criticità di questo fenomeno: "Il marchio Safe In Italy, voluto da ANCI e che presentiamo al pubblico per la prima volta in questa occasione - ha concluso Giuseppe Piazzolla - nasce proprio dalla necessità di fare chiarezza sul mercato”. Abbiamo quindi pensato ad un'etichetta che potesse avere le funzioni di un marchio di garanzia e nella quale potessero riconoscersi produttori, distributori, grandi utilizzatori e sindacati.

Fonte: Modaonline

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