mercoledì 16 febbraio 2011

Torna lo Shoe Report - "Il settore calzaturiero italiano si racconta, tra crisi e opportunità"

L'Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani (A.N.C.I.) presenta il terzo Rapporto annuale sul settore calzaturiero.
Lo "Shoe Report 2011" sarà presentato alle Istituzioni il 22 febbraio 2011 presso la Commissione "Ex Agricoltura" di Palazzo Montecitorio. Dopo un saluto del Presidente A.N.C.I. Vito Artioli, il Prof. Nadio Delai (Ermeneia) illustrerà il contenuto del Rapporto e farà luce sui mutamenti che l'evoluzione della crisi porta e ha portato con sè, modificando il ruolo delle imprese e degli imprenditori.
Il 2010 fa pensare che ci sia finalmente un cambiamento di segno, tanto è vero che l'andamento dell'export nei primi 9 mesi del 2010 registra un +13.9%.
L'Associazione ne parlerà con i parlamentari coinvolti nella legislazione del settore.
A moderare i lavori sarà Irene Pivetti.

venerdì 12 marzo 2010

Via libera in sede deliberante per il ddL sul Made in Italy

Lo scorso mercoledì 3 marzo l’Aula del Senato avrebbe dovuto avviare l’esame del disegno di legge Reguzzoni sul Made in Italy (AS 1930).  Invece, è stato deciso di riassegnare il provvedimento alla Commissione Industria in sede deliberante (pertanto con approvazione definitiva in Commissione senza passaggio del ddL in Assemblea).

L’esame è quindi stato inserito nel calendario della 10° Commissione nella settimana 8- 12 marzo.  Durante la seduta delle ore 14:00 di mercoledì 10 marzo la Commissione presieduta dal Sen. Cesare Cursi ha infine dato il proprio via libera definitivo al provvedimento, promosso - lo ricordiamo - dall'On. Marco Reguzzoni con molti altri colleghi deputati di maggioranza e opposizione.

Essendo state apportate alcune modifiche al ddL recante “Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri”, si rende adesso necessario un altro passaggio a Montecitorio.

Le Camere, in vista dello stop dovuto alle elezioni regionali, dovrebbero riunirsi fino al 18 marzo. Poi, tra elezioni e pausa pasquale, si prospettano due settimane di stan by dei lavori. Chissà se quest'ultimo passaggio parlamentare sarà rapido e costruttivo come i primi due per il ddL che punta sul riconoscimento della qualità di tanta parte dell'imprenditoria manifatturiera italiana ....

martedì 2 marzo 2010

Fiera della calzatura Dal Micam parte la ripresa della scarpa italiana

«La crisi ci ha colpito ma non ha fiaccato il nostro spirito imprenditoriale: e i segnali di ripresa ci sono,
finalmente l’export di dicembre ha il segno positivo: +2,1% la variazione tendenziale». Così il presidente Vito Artioli ha introdotto il Micam, il salone dell’industria calzaturiera, da oggi al 5 marzo a Fiera Milano Rho.

Nessuna diminuzione tra gli espositori (1.597 in tutto, con oltre duemila collezioni): da qui le aziende affrontano la crisi che ha messo in ginocchio anche i distretti della calzatura, gloria del made in Italy.
Il 2009, di conseguenza, ha visto la chiusura di 235 calzaturifici e la perdita di oltre tremila posti di lavoro,
tradotti in un calo del 12,5% del valore della produzione.

Da qui, la necessità di una sinergia fra i vari attori, ad iniziare dalla politica: «Non intendiamo chiedere senza dare - ha detto Artioli -, ci siamo impegnati sul fronte della qualità e continuiamo a farlo. Ora il ministro Scajola ha assicurato che, dopo l’auto, gli incentivi saranno indirizzati anche ad altri settori: noi valiamo due volte l’auto, direi che ce li meritiamo».

Il presidente di Fiera Milano, Michele Perini, si è dato da fare per sollecitare le banche: «Non abbiamo bisogno di regolamenti europei ma di credito facile. La Banca d’Italia deve seguire l’esempio francese e indicare alle banche di non applicare i parametri di Basilea 2 quando le imprese porteranno i bilanci, altrimenti il sistema andrà a pezzi».

Fonte: Il Giornale

lunedì 1 marzo 2010

Al Senato collegato lavoro e Ddl sul made in Italy

Il disegno di legge sul lavoro sommerso (e non solo) collegato alla vecchia Finanziaria per il 2009, le misure per rilanciare il Made in Italy, i decreti legge su regioni ed Enti Locali e sulle missioni all’estero: questa l’agenda dall’attività parlamentare che con la scadenza delle elezioni politiche di fine Marzo sarà molto intensa.

Infatti per Montecitorio e Palazzo Madama si annunciano in questo mese solo 12 giorni di lavori effettivi, fino al 18-19 marzo: poi la pausa elettorale e, dal 30 Marzo, la ripresa vera e propria della sessione primaverile.

In questo “cantiere aperto” come esemplifica Roberto Turno in settimana l’aula del Senato si occuperà, se trasmesso dalla Commissione industria, del provvedimento per la “tutela e la commercializzazione dei prodotti italiani”, già approvata dalla Camera.

Fonte: Sole 24 ORE

Dall’intervista di Mario Moretti Polegato


Fra i diversi pareri sul di Disegno di Legge, in materia di commercializzazione dei prodotti tessili, della pelletteria e calzaturifici che auspica una maggiore trasparenza dei processi di produzione, riportiamo quella del noto imprenditore Moretti Polegato: inventore della Geox.

L’imprenditore è uno strenuo difensore dei prodotti italiani anche se non ha paura di ammettere di affidare la totalità della produzione Geox a fornitori terzi. Perlopiù in Paesi low cost, questione di costi, è ovvio, ma anche di volumi e di velocità di consegna. La sua ricetta è di produrre Made in Italy all’estero.

E sulla legge in discussione in Parlamento sull’etichettatura obbligatoria nei comparti tessile e calzaturiero taglia corto: “Non sono favorevole alle deroghe: solo un articolo realizzato al 100 per cento nel nostro Paese dovrebbe potere recare l’indicazione Made in Italy”. Ma non basta: per lui dovrebbero essere gli italiani, con la loro fantasia, i primi a rilanciare l’economia.

Fonte: Panorama

giovedì 25 febbraio 2010

Anci: vantaggi e obiettivi del settore calzaturiero nello Shoe Report 2010

La presentazione odierna dello Shoe Report 2010 mette un punto fermo nelle valutazioni dell'Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani rispetto al proprio settore.
I vantaggi competitivi delle aziende italiane e gli obiettivi concreti per ottimizzarne i risultati sono al centro di questa seconda analisi sullo stato dell'arte del settore, redatta seguendo la strategia di sensibilizzazione che l'Anci continua a portare in campo rispetto ad associati e istituzioni.

"Siamo consapevoli che abbiamo davanti a noi un tratto di strada molto più impegnativo di quello che abbiamo vissuto qualche anno fa, quando abbiamo reagito all'approccio declinista dei primi anni 2000 - commenta il presidente di Anci Vito Artioli -.
E dobbiamo quindi renderci conto che la reattività delle imprese va riconosciuta e sostenuta con determinazione in ogni aspetto.
Per questa ragione abbiamo istituito questo momento, giunto alla seconda edizione, che è al tempo stesso un momento di analisi, per capire cosa succede nel settore e nelle imprese, e un momento di comunicazione alle Istituzioni, per offrire spunti di riflessione e strumenti per uscire dal circolo vizioso del tutto-è-sbagliato e riscoprire le grandi risorse della manifattura italiana e del calzaturiero in particolare".

Fonte: Modaonline

mercoledì 24 febbraio 2010

Ddl made in Italy, trattazione in consultiva presso 14 ª Commissione

Introdurre nel disegno di legge una disposizione che obblighi il Governo a notificare la normativa di cui al provvedimento in esame alla Commissione Europea, ai sensi della direttiva 98/34/CE - che prevede una procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche - sospendendo al contempo l’efficacia delle relative disposizioni del provvedimento fino alla conclusione della procedura prevista dalla stessa direttiva.

In alternativa, procedere a una immediata notifica del disegno di legge alla Commissione europea, in pendenza dell’esame parlamentare. Lo ha affermato, nel suo intervento, il senatore Sergio Divina (LNP) nella seduta del 24 febbraio della 14ª Commissione permanente (Politiche dell'Unione europea) che, in sede consultiva, ha esaminato il disegno di legge A.S. 1930 - Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri, approvato dalla Camera dei deputati.

Nel dibattito a riguardo ancora in sospeso perché tante sono le interdipendenze e altrettanti i punti di vista: il senatore ha suggerito l’opportunità di sopprimere l’obbligatorietà,  di cui al comma 8 dell’articolo 1 del disegno di legge, di apposizione del marchio d’origine ai prodotti commercializzati in Italia, per incompatibilità con la normativa comunitaria sul divieto di imporre restrizioni quantitative o misure equivalenti al commercio intracomunitario  (articolo 34 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). Ritenendo, inoltre, necessario ricondurre la definizione di origine, di cui al comma 4 dello stesso articolo 1, a quella prevista dal codice doganale comunitario (paese in cui è avvenuta l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale - ndr). Il senatore ha evidenziato, peraltro, che,  qualora fosse soppressa l’obbligatorietà del comma 8 ma fosse mantenuto intatto il comma 4,  si avrebbe l’effetto di danneggiare quei prodotti italiani che sarebbero esclusi dalla possibilità di apporre il marchio "made in Italy".

Nel suo intervento, la Presidente della Commissione, Rossana Boldi (LNP), dopo aver evidenziato l’importanza strategica del provvedimento, anche in funzione di impulso nei confronti delle istituzioni europee,
ha rinviato la discussione generale ad altra seduta.

Saglia: la Ue sospenderà i dazi sulle materie prime

“La sospensione dei dazi sulle materie prime in ingresso migliorerà la competitività delle nostre aziende e genererà un chiaro beneficio per i consumatori in termini di riduzione del prezzo finale dei prodotti”. È questo il commento di Stefano Saglia, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico, in merito alla decisione dell’UE di accogliere la proposta del Governo italiano di sospendere le tariffe daziarie sull’importazione delle materie prime.

“Questa concessione dell’UE è fondamentale perchè avrà un effetto immediato di riduzione dei costi alle imprese, – continua il sottosegretario – dimostra l’orientamento di questo governo verso il liberalismo economico e, inoltre, è utile , in questa fase della crisi, a incentivare la competitività delle imprese e rilanciare i consumi”.

La sospensione riguarda quelle tariffe su categorie di materie prime ingresso che interessano in particolare le aziende del bresciano: prodotti chimici inorganici, ferro e acciaio, alluminio, elettrodi di carbone. Le altre categorie interessate sono quelle di pelli e cuoio, seta, carbone di legna e lavori di legno.
 
 
Fonte: Sole 24H

Etichettatura: Ddl made in Italy, al Senato il 3 marzo

Il disegno di legge Reguzzoni-Versace a tutela del made in Italy,approvato all'unanimità lo scorso dicembre alla Camera, approderà il prossimo 3 marzo nell'Aula del Senato.

A renderlo noto è lo stesso Marco Reguzzoni, vicepresidente dei deputati della Lega Nord, esprimendo "soddisfazione" per la calendarizzazione del ddl a Palazzo Madama.

Fonte: Help consumatori

martedì 23 febbraio 2010

Made in Italy: Unioncamere, fondamentale tutelare i prodotti


"Da una indagine svolta dalla Associazione delle Camere di commercio che si occupa del Sistema Moda su cinque città europee (Amsterdam, Barcellona, Francoforte, Parigi e Stoccolma) è emerso come il 40% dei campioni di prodotti  di abbigliamento raccolti non riportasse alcuna dichiarazione d'origine, il 57% non fosse conforme alla composizione merceologica dichiarata, e circa il 10% presentasse persino elementi cancerogeni. Dati, peraltro confermati per il nostro Paese,dove il 58,5% dei capi di abbigliamento immessi sul mercato risulta senza indicazione di origine".  Ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenendo questa mattina al convegno di Symbola e Farefuturo "Il futuro Made in Italy".


Fonte: Finanza Repubblica